Giacomo

Rossetti

in memoria di 

Giacomo Rossetti

Giacomo nasce il 15 gennaio del 1973, vive e lavora a Nave come artigiano nel laboratorio di famiglia. Un personaggio fuori dagli schemi che è sempre riuscito ad affascinarci per l’umiltà con cui riusciva a camuffare le sue stupefacenti capacità psico-fisiche. Un atleta vero che, per il suo altruismo e la sua abnegazione straordinaria, ha rappresentato l’idea dell’anti-eroe per eccellenza. Tutto ciò che faceva era farcito di una tranquillità d’animo quasi ieratica pronta però a scaricarsi in azione come i cavalli delle auto che tanto amava. Dopo la prima grotta affrontata a 11 anni (Legondol de la Val Salena), lo ricordiamo appena quindicenne sul fondo dell’Omber in scarpe da ginnastica e alla falesia della Corna mentre passeggia slegato sul 6b.

Fisico asciutto e abile strettoista, partecipa a tantissime esplorazioni e ad una decina di spedizioni speleologiche e alpinistiche all’estero tra Europa, Messico, Filippine, Africa e sud America.

Quella di Giacomo è un’attività che va a periodi, senza alcuna pianificazione né allenamento ma sempre a livelli sorprendenti anche a livello alpinistico. Tra le tante salite ricordiamo l’apertura, avvenuta nel 1997 in Val Daone, del primo ed unico A5 italiano e la realizzazione nel 2000 (assieme ai compagni Faletti e Rivadossi) della prima Big Wall sotterranea al mondo: la scalata del Sotano della Golondrinas.

L’anno successivo è quello della prima salita assoluta del monolite africano di Cao Grande (Sao Tomé).

Nel 2004 con Salvaterra e Beltrami apre una nuova via sulla Est del Cerro Torre.

Nel 2005 sempre con Rivadossi è sul fondo di Krubera (massima profondità mondiale, -2080 m) e nella giunzione BC4-Malaboka (-1320 m, seconda traversata al mondo). Nel 2006 manca per poco il record di salita all’Elbrus, la vetta più alta dell’Europa con i suoi 5642 metri.

Del Natale 2007 le solitarie vicine ai 7000 metri sull’Aconcagua e sull’Ojo de Salado.

A soli due anni dalla sua prima cascata di ghiaccio, dopo l’Eiger e il Cervino effettuate nel 2007, sempre assieme al compaesano Tameni si apprestava a completare il trittico delle Grandi Nord con l’imminente salita delle Grandes Jorasses. Anche il McKinley era nell’aria assieme a tanti progetti. Lunedì 24 Marzo 2008, durante il tentativo d’apertura di una nuova via di misto, il Cornone di Blumone si è portato via il nostro grande Giacomo Rossetti all’età di 35 anni.